Come limitare lo spreco in cucina?

Lo spreco alimentare domestico, costa attualmente 9,2 miliardi l’anno agli italiani, il picco è legato alla stagione estiva, e tra gli alimenti maggiormente sprecati sono la frutta e la verdura ad avere la peggio.

Vogliamo quindi dare subito consigli utili per limitare lo spreco in cucina, partendo dal momento più importante, la spesa, passando per la cura degli alimenti in frigo, fino alla conservazione del cibo.

1. Spesa consapevole

Limitare gli sprechi in cucina è più facile di quello che sembra e si può fare senza sacrificare il sapore o la qualità. Il primo passo è fare una spesa consapevole. Ecco come:

  1. Pianificare i pasti in anticipo, creando un menù per la settimana e, soprattutto, rispettarlo. Ciò significa assicurarsi di avere tutti gli ingredienti necessari prima di iniziare a cucinare. In questo modo, si eviterà di comprare più del necessario, stando certi che nulla deperisca prima di essere consumato.
  2. Acquistare prodotti freschi, hanno una durata di conservazione generalmente più lunga rispetto agli alimenti confezionati. Quindi, se acquisti le verdure al mercato del contadino (o anche solo al supermercato), è probabile che si mantengano buone più a lungo e non finiranno nella spazzatura.
  3. Comprare solo il necessario: imparando a riconoscere gli acquisti eccessivi, come quelli promossi dal 3×2 o dagli sconti su prodotti facilmente deperibili come verdura e frutta.
  4. Preparare la lista della spesa, prima di uscire di casa, con calma, in questo modo si scongiurano gli acquisti inutili comprando solo ciò che serve.
  5. Evitare gli acquisti d’impulso: se la tentazione è quella di comprare qualcosa d’impulso, meglio lasciarlo in negozio ed, eventualmente, annotarlo per la spesa successiva, magari passerà la voglia di comprarlo.
  6. Non fare la spesa a stomaco vuoto: quando si ha fame, il cervello non lavora a pieno regime ed è concentrato sul soddisfacimento di questo bisogno invece che sul pensiero razionale. Questo può portare ad acquisti impulsivi e a decisioni sbagliate sul tipo di alimenti da acquistare. Il modo migliore per evitarlo? Mangiare prima di fare la spesa!
  7. Attenzione alla data di scadenza: controllare che la data di scadenza riportata sull’etichetta dei prodotti alimentari non sia troppo vicina al momento dell’acquisto. Sicuramente, si avrà modo di consumare gli alimenti prima che debbano finire diretti nelle spazzature.

2. Ordinare il cibo in base alla scadenza

Ordinare il cibo in base alla scadenza è una buona pratica per evitare che i prodotti in frigo o in dispensa vadano a male prima di poterli mangiare.

Cosa fare per evitare di lasciar scadere gli alimenti? Gli alimenti comprati precedentemente si portano avanti nelle dispensa o in frigorifero e dietro andranno quelli appena comprati.

Le informazioni sulla durata di conservazione dei prodotti alimentari possono essere fornite dalla “durata minima di conservazione” (TMC) o dalla data di scadenza. La differenza tra questi due indicatori è la deperibilità del cibo:

  • Durata minima di conservazione (TMC). Indica la data entro la quale un alimento manterrà le sue proprietà specificate in condizioni di conservazione adeguate. Quando la data prevede l’indicazione del giorno, riporta la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” o, negli altri casi, “Da consumarsi preferibilmente entro fine”, seguita dalla data o dal punto sulla confezione dove è riportata questa indicazione.
  • Data di scadenza. Questa è la data utilizzata per i prodotti a rapido deterioramento (ad es. carne, pesce, latte fresco, ecc.), il consumo oltre la data specificata può rappresentare un pericolo per la salute umana. Include l’indicazione “Da consumarsi entro” seguita dalla data stessa (giorno, mese e anno) o dal riferimento al punto in cui l’indicazione compare sulla confezione. La data di scadenza è indicata su ogni singola porzione preconfezionata e implica una dichiarazione delle condizioni di conservazione più adeguate.

3. Conservare correttamente gli alimenti

Conservare correttamente gli alimenti è importante non solo per limitare lo spreco in cucina, ma anche per la salute e l’ambiente.

Seguendo alcuni semplici accorgimenti, è possibile mantenere più a lungo la freschezza degli alimenti:

  • Conservare gli alimenti in frigorifero: pronti veloci consigli come conservare frutta e verdura con il picciolo rivolto verso l’alto per evitare che maturino troppo, tenere le foglie di lattuga asciutte per evitare che l’umidità le rovini, avvolgere bene il formaggio nella carta oleata o nella stagnola, riporre le uova nel loro cartone originale (si mantengono fredde), mettere la carne su un vassoio o un piatto in modo che i succhi non si riversino sugli altri alimenti (conservare in frigorifero entro 2 ore dall’acquisto).
  • Conservare gli alimenti in dispensa: per esempio, conservare i cereali come il riso in contenitori sigillati piuttosto che in sacchetti. Se si usano barattoli, usare quelli a bocca larga che permettono una maggiore circolazione dell’aria rispetto a quelli a bocca stretta. Conservare le tagliatelle di pasta piatte piuttosto che arrotolate, perché così non si attaccheranno tra loro quando verranno cucinate più avanti.

Anche gli avanzi possono essere conservati per poter essere consumati in un secondo momento. È essenziale però riporli in appositi contenitori per alimenti come un contenitore o un sacchetto dalla chiusura ermetica.

E se non vuoi conservarli, usali per preparare le nostre 3 idee per ridurre lo spreco alimentare.

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